In una gremita Sala Raffaello, la chitarra barocca di Evangelina Macardi e l'arpa gesuitica e le percussioni di Lincoln Almada hanno letteralmente trascinato gli ascoltatori in uno sorprendente viaggio nel coacervo di stili e ritmi provenienti dalla Spagna, dall'Africa degli schiavi e dalla cultura guaranì che caratterizzano la produzione musicale del Sudamerica, dall'epoca dei sanguinari Conquistadores spagnoli alla metà del Settecento.
Dalla sensibilità della nota liutista argentina e dal virtuosismo e la capacità improvvisativa dell'arpista e percussionista ... è scaturito un concerto emozionante, accolto con entusiasmo dal pubblico.
Mara Lacchè, luglio 2016